Passaparola gennaio 2023
Il freddo arriva ogni anno
Anche quest’anno le Associazioni che hanno sottoscritto il protocollo con i servizi sociali del Comune di Falconara Marittima a febbraio del 2022, hanno confermato la disponibilità all’allestimento e alla gestione dei locali messi a disposizione dalla Parrocchia San Giuseppe in Via Friuli per accogliere alcune persone senza dimora, durante il periodo più freddo.
Un’esperienza che si conferma anno dopo anno dal 2017, in affiancamento e a supporto delle realtà già esistenti che si occupano di accoglienza tutto l’anno, e che cerca di dare una risposta concreta alla richiesta di posti letto per le persone costrette a dormire all’aperto nel nostro territorio anche nelle giornate in cui la temperatura scende sotto lo zero, soprattutto di notte.
Per questo a dicembre è stata effettuata una prima riunione fra i responsabili delle Associazioni per delineare eventuali modifiche organizzative rispetto allo scorso anno. In questo incontro, fra le altre cose, è stato condiviso il numero di ospiti da poter accogliere, che è passato a 7, aumentando la disponibilità di un paio di letti rispetto allo scorso anno.
Ad inizio gennaio poi i volontari delle diverse realtà interessate, cioè i gruppi Agesci di Falconara 1, 2, 3 e Ancona 6, Azione Cattolica, Masci Falconara, RiBo Unità di Strada,Tenda di Abramo OdV e Parrocchie Ss Rosario e San Giuseppe e privati cittadini, si sono incontrati per confrontarsi sullo svolgimento dei turni e discutere gli aspetti pratici e organizzativi, come scaldare i pasti garantiti dalla mensa comunale dal lunedì al venerdì o garantire le docce il sabato mattina in parrocchia o preparare i kit igienici, ecc.ecc…
Nel fine settimana del 14 e 15 gennaio poi i locali sono stati in qualche modo preparati, anche grazie ad un gruppo di ragazzi del catechismo di seconda media che ha fatto i letti, mettendo lenzuola e coperte, già pronte, sopra i materassi e le reti, tutte numerate da n. 1 a n. 7.
Infine lunedì 16 gennaio alle 17 e 30 i 7 ospiti sono potuti entrare e avere accesso ai locali riscaldati.
I turni si succedono tutti i giorni e sono divisi in preaccoglienza, accoglienza e notte. La mattina prima di uscire viene preparata la colazione (alle 6 e 30 per poter uscire alle 7).
Oltre agli aspetti pratici e le migliorie che potremmo apportare (non finiremo mai di parlarne), le linee di fondo che stanno alla base di questa esperienza importantissima di “cittadinanza attiva” e che non bisogna mai perdere di vista, sono:
1 – “il freddo arriva tutti gli anni” e per questo occorre sempre contribuire a creare le condizioni perché la ricerca di soluzioni alloggiative idonee per le persone senza dimora, almeno durante la stagione più fredda, diventino un aspetto strutturale e ricorrente, condiviso fra soggetti diversi (pubblici e privati). Senza una logica emergenziale, ma progettando insieme e migliorandoci anno dopo anno, con il coinvolgimento del settore pubblico e senza sottrarre responsabilità a nessuno;
2 – anche a seguito della situazione sanitaria sono sempre fortemente carenti i posti disponibili per l’accoglienza delle persone senza dimora e ovunque è aumentato significativamente il numero delle persone costrette a dormire all’aperto. I volontari della Tenda di Abramo constatano quotidianamente quante persone chiedono se ci siano posti liberi, senza che si riesca a ridurre in modo significativo la lista di attesa per poter accedere;
3- il valore importante di questa esperienza, che si affianca alla concretezza dell’accoglienza e di fornire un posto al caldo a persone altrimenti costrette a restare fuori, è la creazione di un’occasione di incontro e di scambio con persone che troppo spesso restano “invisibili”. Ha un valore enorme per rafforzare la cultura dell’accoglienza sperimentare la semplicità e la ricchezza di un pasto condiviso, scambiando due chiacchiere assieme. Incontro, scambio e conoscenza che si hanno non solo tra volontari e ospiti, ma anche tra volontari che magari vivono nello stesso quartiere, ma non si conoscevano ancora e si trovano vicini in turno a cercare di rispondere, in qualche modo, alle necessità dell’ospite. O fra Associazioni che si occupano delle stesse questioni (educazione, accoglienza, impegno civico), ma che non trovano durante l’anno momenti per incontrarsi, scambiarsi pratiche e collaborare.
Per questo il cammino prosegue, con responsabilità, cura e volontà di migliorare, consapevoli del notevole impegno necessario che si somma al lavoro associativo ordinario e riconoscenti verso chi 6 anni fa ha avuto la visione e l’audacia di dare avvio all’esperienza e ai parroci delle Parrocchie San Giuseppe e SS. Rosario che offrono la disponibilità dei locali e il sostegno ravvicinato.
Gruppo Scout Ancona 2
La nostra associazione continua ad essere un punto di riferimento per il nostro territorio: dal 3 al 5 gennaio è venuto a darci una mano per accoglienza, pulizie e cucina, un gruppo di ragazzi Scout, il Clan del gruppo Ancona 2: li ringraziamo mostrandovi alcune foto scattate durante il loro servizio
Il WiFi in casa di accoglienza
L’accesso ad Internet sta diventando sempre di più un diritto di fondamentale importanza e lo è in special modo per i nostri ospiti che hanno bisogno di tenere relazioni con persone lontane e accedere ad informazioni. D’altro canto, non tutti gli operatori telefonici hanno una buona ricezione nella nostra casa di accoglienza. Per questo motivo, da alcuni mesi è stato installato un router in Tenda – donato da un nostro volontario – che ci ha permesso di predisporre una rete senza fili o, come si suol dire, “il WiFi” in Casa.
Se volete conoscere i dettagli per l’accesso vi consigliamo, proprio come si fa con i nostri ospiti, di non fermarvi alle apparenza, ma di scoprire cosa c’è “sotto”. Potete darli anche ai nostri ospiti, se ne hanno bisogno!
…e alla fine del Piano Freddo
Care volontarie e cari volontari, la nostra impresa è giunta al termine. Questa mattina il Rifugio ha cessato la sua attività di accoglienza, dopo 4 settimane, una in più rispetto a quanto preventivato. Siamo grati a tutti voi per la disponibilità e l’impegno e soprattutto l’umanità dimostrata: sono stati gli elementi che hanno garantito la buona riuscita dell’esperienza. Molti di voi non si erano neanche mai incontrati o conosciuti, eppure avete tutti svolto il servizio di accoglienza con grande armonia, con il rispetto e la disponibilità dovute ai colleghi volontari e soprattutto alle persone ospitate. Ci sembra che soprattutto loro siano state al centro degli sforzi di tutti e che abbiano potuto godere , in queste settimane, di un po’ di serenità e di calore umano.
Ora, grazie principalmente al lavoro di Chiara Pietromonaco, operatrice di coordinamento delle accoglienze del Piano Freddo provinciale, i nostri ospiti sono stati destinati ad altre accoglienze (Tenda, Hotel Gino, altro). C’è anche chi ha scelto di andare altrove, speriamo che trovi altrettanta solidarietà. Tra la fine di febbraio e i primi di marzo sarete ricontattati per una verifica dell’esperienza. Non uscite per il momento dalla chat. Grazie a tutti voi, non solo da me e Francesco Merenda, che vi abbiamo stolkerizzato per i turni, ma da tutti i responsabili delle Associazioni organizzatrici dell’accoglienza assieme al Comune di Falconara: Tenda di Abramo, Masci, Agesci Falconara 1,2,3 e Ancona 6, RiBo’ UdS Falconara, AC San Giuseppe, parrocchie San Giuseppe e Santo Rosario Falconara. Tanti hanno lavorato per le pulizie, gli allestimenti, il cibo, gli approvvigionamenti, il riscaldamento, la biancheria ecc.
Grande sintonia e grande collaborazione! Possiamo dire che tutto è filato diritto. Non perdiamoci di vista: insieme, lo abbiamo sperimentato, possiamo fare grandi cose. Ciao
(Da un messaggio di Chiara Griffoni sul gruppo di coordinamento)