… “Io resto a casa”, ma se non ho casa dove vado? …
Nella estrema complessità della situazione attuale occorre trovare energie e spazio per dare una risposta alla esigenza alloggiativa di coloro che non hanno una casa dove stare.
Da settimane tutte le strutture di accoglienza della nostra regione hanno “congelato” gli ingressi di nuovi ospiti e, negli ultimi giorni, molte si sono viste costrette a sospendere o ridurre fortemente l’attività per l’impossibilità di garantire il proprio servizio, in particolare quelle realtà che si basano sull’attività dei volontari.
Il governo demanda agli enti locali e alla protezione civile la ricerca di possibili soluzioni che, anche a seguito della pesante situazione sanitaria, non riescono a trovare dappertutto concretezza e uniformità, come ad oggi nel nostro territorio.
In alcune città italiane si stanno cercando e sperimentando dei percorsi: personale sanitario, non impegnato per l’emergenza, che effettua “monitoraggi” agli ospiti prima di accedere ai centri di accoglienza; allestimento di tende per il pernotto e il servizio mensa collocate vicino a strutture dove vi siano servizi igienici che garantiscano la sicurezza; ricerca di stanze e pensioni a pagamento. Iniziative che cercano di coniugare la sicurezza per le persone più fragili, con quella degli operatori e delle città.
Purtroppo il dato di fatto che registriamo è la crescente segnalazione, anche nel nostro territorio, di persone che non hanno un luogo dove poter stare durante questa emergenza sanitaria.
Le associazioni firmatarie di questo comunicato, che si occupano di accoglienza da anni, ritengono dunque essenziale sottolineare l’estrema urgenza di cercare risposte concrete, nella consapevolezza del valore prezioso di ciascuna persona e del fatto che, mai come ora, la salute di ciascuno garantisce la salute di tutti.
Caritas Diocesana Ancona Osimo
Associazione SS Annunziata Ancona
RiBo Unità di Strada Falconara
Tenda di Abramo – OdV
#iovorreistareacasa