Passaparola Dicembre 2013
Attenzione: Importante novità sulla procedura di accoglienza
Al diavolo la Domenica Sportiva!
Convegno Nazionale dei Capi Scout Agesci a Loreto
Osservatorio Welfare, Crisi, Comunità n° 0
Veglia della Tenda di Abramo
Il Bilancio Sociale 2012
Il Percorso di C.
Quota associativa
Occhio a dicembre
ATTENZIONE:Importante novità sulla procedura di accoglienza
Dal mese di novembre la Tenda deve mandare il fax con l’elenco dei nuovi ospiti accolti sia alla Questura di Ancona che ai Carabinieri di Falconara. Ricordatevi inoltre di stampare ogni volta la ricevuta dell’invio. In Tenda trovate tutte le indicazioni.
Al diavolo la Domenica Sportiva!
Sono le 21.15, me ne sto tornando a casa, anche questo week end si sta concludendo…..ma, in realtà, non è finita qui. Mi chiama Massimo, mi informa di essere stato contattato da Gianluca il volontario della notte che un ospite “alloggia” nella stanza delle donne insieme alla propria compagna e ad una seconda ospite donna. Gianluca precisa che i volontari dell’accoglienza descrivono in particolare l’ospite uomo non tranquillo e dai modi violenti, modalità che si sono evidenziate, da quel che dicono, anche nel pomeriggio con il rifiuto di produrre i documenti all’entrata ed in serata nel corso della cena.
Viste le premesse, in sintesi, i volontari dell’accoglienza sconsigliano a Gianluca di recarsi al secondo piano per richiamare “all’ordine” l’ospite uomo. Non fosse sufficiente Gianluca è solo in quanto il suo compagno di servizio riuscirà forse ad arrivare solo dopo la mezzanotte. Quanto basta ad aggiungere un po’ di pepe a questo epilogo domenicale e per convincermi a dire a Massimo di comunicare a Gianluca che lo raggiungo in Tenda. Arrivo, sembra tutto tranquillo, ma in realtà la situazione è immutata. Ci troviamo di fronte al mancato rispetto della regola che non consente la promiscuità notturna. Con Gianluca decidiamo di provare a sondare “gli umori”, l’avvicinamento al secondo piano mi mette un po’ di ansia cosciente che le premesse non sono poi cosi’ incoraggianti. La porta è chiusa, busso. Il rumore della porta, contestualizzato, mi ricorda un po’ un film di Dario Argento. Dopo un po’ apre la seconda ospite donna, mentre alla mia richiesta di poter parlare con il nostro ospite “violento” la compagna dal fondo del letto mi riferisce che lui è in bagno; le chiedo di farlo scendere appena possibile. Il nostro obiettivo, prima di tutto, è quello di verificare le generalità senza intaccare troppo la sua suscettibilità. Ce ne andiamo lasciando socchiusa la porta. Ma passano alcuni minuti e non vediamo nessuno. Risaliamo, la porta è semiaperta, ascoltiamo frammenti di comunicazione tra i due nel corso dei quali lei tranquillizza lui sui modi che io ho usato nei suoi confronti nel corso del precedente contatto, come se lui le avesse minacciosamente chiesto come mi ero approcciato. Apro la porta quel tanto per vederli entrambi seduti vicini nel fondo del letto a conversare, lo sguardo di lui non è affatto rassicurante. Chiedo nuovamente ad entrambi di scendere, cosa che avverrà ma solo a fronte di una successiva terza richiesta. Una volta scesi in sala accoglienza constatiamo il loro tremolio, in particolare della donna.
Per la circostanza, invento una finta necessità di verificare alcuni dati sul computer, e chiedo loro di riferirmi la data di nascita, cosa che avviene.
Senza colpo ferire ho effettuato il riconoscimento. Prima missione compiuta.
Poi ricordiamo loro che l’esigenza dei volontari di richiedere giornalmente il documento di riconoscimento non è dettato da un loro capriccio, ma dal semplice fatto che ogni giorno gli operatori cambiano e quindi si ha la necessità, gioco forza, di controllare il documento. Qui mi sembrano meno convinti e l’aria si fa un po’ più tesa. Dopo di che, l’ostacolo più’ duro. Lei riferisce che lui non può’ stare senza di lei, la coabitazione con altri ospiti nella stanza senza la sua presenza è pericolosa e chiede di consentire il pernottamento promiscuo nella stanza delle donne, per un altro paio di giorni fino allo loro possibile uscita anticipata prima di dirigersi a Bergamo. Percepiamo che siamo di fronte a due persone con seri problemi, forse di dipendenza, forse psichici, forse di altra natura, ma non è questo il punto. Ribadiamo il nostro punto di vista, o si ristabilisce “l’ordine” oppure non possono restare. Il tutto con toni molto pacati anche, ad onor del vero, in presenza di un loro approccio nervoso ma nel complesso educato e mai seriamente minaccioso.
Se ne ritornano in camera e nel frattempo avviso Erika del contesto e telefono ai carabinieri per pre-allertarli, ma mi par di capire che un loro intervento è poco probabile a causa di un doppio arresto da poco avvenuto con conseguente piantonamento all’ospedale di Torrette. Attendiamo gli eventi, nel frattempo arriva Erika ed io e Gianluca procediamo con un ulteriore risalita al secondo piano. Lei sembra molto più nervosa, chiedo loro di prendere una decisione, decisione che avverrà dopo un ulteriore nostro intervento. Affianco lui nella sua stanza per riprendersi i bagagli. Rimango piacevolmente sorpreso dal suo comportamento, molto discretamente non accende la luce ma utilizza la torcia del cellulare ed inoltre chiede scusa del disturbo all’ospite del letto vicino. Passano alcuni minuti ed i due si avvicinano all’uscita, armati dei bagagli e tanto coperti quanto apparentemente mesti. Da un lato un sospiro di sollievo, dall’altro il solito magone. Erika ci saluta, io nel frattempo scrivo le note nel computer e nel cartaceo. Inoltre, visto che il nostro ospite è erroneamente abbinato a due numeri di registrazione, provvedo a regolarizzare anche questo aspetto che alla luce delle note inserite mi sembra importante.
Ma il bello deve ancora arrivare.
Sono a conoscenza che sta per arrivare Italo, il compagno di servizio di Gianluca; il suo nome mi è sulla carta familiare in quanto ricorrente nel programma turni ma per quanto mi riguarda è essenzialmente uno dei tanti preziosi volontari della Tenda non avendolo mai visto di persona. Suona alla porta, è lui. Ed appena varca la soglia, ci incrociamo lo sguardo e subito ci riconosciamo. Sono passati più’ di venti anni da quando condividevamo le vasche della piscina del mitico Palaveneto di Ancona, ma da allora non c’eravamo più’ visti. Una forte stretta di mano, due brevi chiacchiere, felici di esserci rivisti. La sera in Tenda è finita, saluto Gianluca ed Italo e me ne vado.
Ed il ritorno a casa mai come questa volta è accompagnato da tante riflessioni ed emozioni. L’animo è contrastato, l’esigenza di far rispettare le regole e la consapevolezza di aver agito correttamente ma anche la responsabilità di aver ricacciato per strada i due ospiti. Lo sguardo segnato dei due ospiti, il
loro nervosismo ma anche nel complesso la loro dignità e correttezza.
Lo spirito di gruppo prezioso e solidale tra noi volontari. L’aver rivisto
dopo tantissimi anni, quando meno me lo sarei aspettato, una persona che
ha condiviso piacevolmente con me piccoli spazi della mia vita. Il tutto in una serata che si sarebbe dovuta chiudere con la Domenica Sportiva. CARRAMBA CHE SORPRESA!
LA TENDA E’ LA TENDA!
Pietro
Convegno Nazionale dei Capi Scout Agesci a Loreto
La Tenda ha animato una delle tappe della Veglia serale… Sotto i portici della piazza della Basilica un centinaio di capi scout provenienti da tutta Italia hanno conosciuto la realtà della Tenda di Abramo… Sono andati a ruba i nostri flyer e le persone si sono dimostrate particolarmente interessate di fronte alle storie di alcuni nostri ospiti e a tutto il “miracoloso” funzionamento della nostra associazione… Grazie all’Agesci per aver pensato a noi.
Osservatorio Welfare, Crisi, Comunità n° 0
E’ nato l’Osservatorio cittadino su welfare, crisi e comunità. Un’esperienza sperimentale e autogestita, promossa da un gruppo aperto di falconaresi e associazioni che provengono da culture e orientamenti diversi ma accomunati da uno stesso sentire e dalla voglia di alimentare il dibattito cittadino su fatti concreti, oltre gli stereotipi e i luoghi comuni, cercando soluzioni,risvegliando le coscienze.
Intendiamo mettere in comune competenze, indagare, con un orizzonte globale, i problemi locali, offrire un’informazione basata su fatti, numeri, testimonianze dirette, proporre spazi reali di approfondimento e confronto; costruire insieme un luogo di partecipazione diretta e di mutuo soccorso.
Il primo N°0, che trovate in allegato, approfondisce il tema della povertà, cercando di spiegare le sue vere cause e portando dei dati significativi.
Ci sembra importante in questo momento di forte crisi economica e di povertà raccontare alle persone il nostro punto di vista maturato dal servizio in Tenda.
Veglia della Tenda di Abramo
Appuntamento il 6 dicembre alla veglia dedicata alla Tenda di Abramo e organizzata con la collaborazione dei ragazzi delle comunità R/S dei gruppi scout Falconara 1 2 3. La veglia sarà alla parrocchia del rosario ore 21 e 15.
Titolo della veglia: “da gerusalemme a gerico’ da prossimo a fratello…”
Un occasione per ritrovarsi e riflettere sul servizio che facciamo quotidianamente dal 1990.
Segue vin brule’…. A grande richiesta!
Il Bilancio Sociale 2012
Anche quest’anno è stato presentato alla stampa il nuovo bilancio sociale della Tenda riferito all’anno 2012. Un importante strumento che racconta tutte le attività svolte nell’anno, che permette di presentarci all’esterno e di fare una lettura dei bisogni del territorio sull’estrema povertà. Inoltre presentandolo alla stampa c’è stata l’occasione di riferire di alcuni progetti (come Nuovi Nodi nella Rete) che l’associazione ha portato avanti con esiti positivi. Un ringraziamento ai curatori del bilancio: Matteo Moroni, Diego Cardinali e Silvia Margarucci.
Il Percorso di C.
Il ragazzo ospite da dicembre del 2009 presso la casa di seconda accoglienza di Castelferretti prosegue il suo percorso in una sua casa e con un lavoro a tempo determinato.
Un altro piccolo successo della Tenda di Abramo, che ha permesso ad un ragazzo di origine Africana di iniziare a realizzare il suo sogno, fatto di casa, lavoro e di quelle risorse economiche sufficienti, non eccessive, per iniziare ad essere autonomo e sostenere in parte la propria famiglia. Una storia semplice che ci fa dire: ma che colpe ha questo ragazzo?? Ha gli stessi nostri desideri, e merita le nostre stesse opportunità per realizzarli.
Con coraggio e determinazione è arrivato da solo in Italia, non si è lasciato abbattere dallo stato di povertà in cui si trovava e con serietà e buona volontà si è fatto conoscere, abbattendo stereotipi e pregiudizi verso gli stranieri, e si è trovato un lavoro. In questo suo percorso la Tenda ha cercato di accompagnarlo, dandogli le giuste indicazioni per inserirsi al meglio nella nostra società, molto diversa dalla sua, e presentandolo all’esterno come lo abbiamo conosciuto noi in questi anni; una persona affidabile.
Non finisce qui la relazione con C., perché la tenda vuole continuare ad imparare anche da C.
Quota associativa
Sei in regola con la quota associativa?
La Tenda di Abramo è un’associazione e per continuare a vivere ha bisogno di soci iscritti. La quota associativa, come per gli anni passati è di 12 euro. E’ importante che tutti i volontari si associno. Ancora siamo pochini ad aver pagato la quota.
Se non ricordi se hai pagato la tessera associativa quest’anno, scrivici a info@tendadiabramo.it
Le modalità con cui è possibile effettuare l’iscrizione:
BONIFICO BANCARIO: l’IBAN della Tenda è IT 13 Z 05308 37350 0000 0001 1693, è sufficiente questo numero per effettuare il versamento;
DIRETTAMENTE IN TENDA: telefona al referente settimanale e ti spiegherà come fare oppure puoi lasciare la quota nella nuova cassettina preposta per le quote associative che trovi nell’armadietto dell’ufficio accoglienza.
Il Consiglio
Occhio a dicembre
Come ogni anno nel mese di dicembre ci sono più buchi nei turni di servizio, soprattutto nei giorni di festa (24, 25 e 31 dicembre). Se volete condividere una festività con i nostri ospiti non esitate a farvi avanti anche solo per una parte del turno o a promuovere la possibilità ai vostri contatti.
Il consiglio augura a tutti i volontari Buon Natale!!