Passaparola febbraio 2016

La nostra rassegna “Vivere i propri Sogni? Corriamo il rischio”
Gestione guardaroba in Tenda e risparmio sulle utenze
Capodanno 2015
Quei personaggi buffi, con i pantaloncini corti anche in pieno inverno
Il servizio di strada di Falconara ed il film “Roma Termini”

La nostra rassegna “Vivere i propri Sogni? Corriamo il rischio”

Anche quest’anno parte la rassegna di incontri organizzata dalla nostra Associazione. Dopo “Vivere il presente con Coraggio”, che ci ha permesso di riflettere su come vivere questo presente di cambiamento, ora vorremmo portare delle testimonianze concrete di storie di vita positive che ci racconteranno della realizzazione dei loro sogni. Il titolo della rassegna è: “Vivere i propri Sogni? Corriamo il rischio”.
Il primo incontro, dal titolo: “Viaggiare i propri Sogni”, sarà il 12 febbraio 2016 alle 21.15 presso il Centro Cultura P.Pergoli, piazza Mazzini 2, con Matthias Canapini, viaggiatore-fotoreporter, che ci racconterà dei suoi viaggi come giornalista attento alle persone e alla riscoperta dell’umanità.
Per conoscere un po’ Matthias ecco una sua lettera di presentazione:

Ciao a tutti!
Mi chiamo Matthias Canapini e sono un ragazzo di 23 anni. Quando posso viaggio qua e là nel mondo, e pure in Italia, con la mia macchina fotografica ed il quaderno degli appunti, per tentare di raccontare storie e sensibilizzare nuove persone verso realtà spesso dimenticate. In questi circa tre anni di vagabondaggi tra i Balcani, il Caucaso, l’ Est Europa ed il vicino Medio Oriente, grazie all’aiuto di associazioni locali e internazionali, ho potuto documentare tantissime realtà diverse, come le mine antiuomo in Bosnia, i campi sfollati in Siria, le proteste di Gezi Park in Turchia o il mondo delle adozioni in Kosovo, portando avanti nel frattempo anche mostre fotografiche, conferenze, attività legate all’infanzia. Per continuare a raccontare storie a grandi e bambini.
Faccio questo perché credo che dietro i numeri, le percentuali e le statistiche che ogni giorno sentiamo alla tv, ci siano sempre persone esattamente come noi, che racchiudono un nome, un volto, una storia. Credo anche, malgrado tutto, che sia molto importante continuare a raccontare l’umanità del mondo, soprattutto in tempi difficili come quelli in cui viviamo.
Ho scritto un libro pochi mesi fa, si intitola “Verso Est” e racchiude tutti gli appunti e le storie da me incontrate negli ultimi anni, a cavallo tra il 2012 e 2014.
A marzo ho pensato di creare un nuovo progetto, “Il volto dell’altro”. Un lungo viaggio via terra, utilizzando esclusivamente treni e autobus fino in Vietnam e ritorno, raccontando per mezzo di foto, resoconti audio e appunti, il viaggio in sé, ma anche e soprattutto i progetti di associazioni che operano lungo il percorso. Per riflettere insieme, ripeto, in merito a realtà spesso dimenticate. Non ho raggiunto un budget economico molto alto, ma sono contento di sottolineare che la maggior parte dei fondi sono stati raccolti tramite Crowdfunding, una piattaforma online dove chi ha voluto aiutarmi ha potuto farlo donandomi 5,10,20 euro oltre ai vari aiuti, consigli o critiche. A questa avventura poi si è unito lo staff dell’industria Schnell, i quali, insieme a Sandro, il presidente, ogni giorno hanno seguito il mio viaggio, aiutandomi con preziose donazioni e contatti lungo il cammino.
Il viaggio è iniziato il 10 giugno e finora ho attraversato nuovamente i Balcani e l’Est Europa, raccontando Srebrenica e i ragazzi di strada a Bucarest, poi l’Ucraina e le tristi storie degli sfollati che ogni giorno continuano a scappare dal Donbass. La Russia a bordo della Transiberiana, la Cina da Nord a Sud, poi Hanoi, Vietnam, per raccogliere testimonianze sugli effetti dell’agente arancio sganciato durante la guerra e infine un reportage che racconta varie realtà lungo il delta del Mekong. Il viaggio è proseguito in Cambogia per raccontare il dramma delle mine antiuomo nonché supporto alle vittime, ed è la stessa tematica che ho seguito pure in Laos, documentando gli effetti delle bombe uxo. Poi grazie all’aiuto di Action Aid, ho trascorso circa 10 giorni in Thailandia per raccontare nuovi progetti legati all’educazione e agricoltura, e anche per visitare un centro costruzione protesi per i numerosi amputati lungo i confini del paese. Poi sono entrato in Myanmar per realizzare un breve reportage in merito ad alcune delle tante minoranze etniche che vivono nel paese, ma anche per capire più da vicino il periodo pre – elezioni. A Delhi ho collaborato nuovamente con Action Aid raccontando l’aiuto che tanti volontari nei confronti dei tantissimi venditori ambulanti emigrati dagli stati poveri del paese. In Nepal, raggiunto sempre via terra ho raccontato il post terremoto e supporto alle vittime di questo tragico sisma. Ho tagliato metà mondo in aereo per tornare di corsa in Europa e realizzare l’ultimo lavoro di questo lungo progetto collettivo: un reportage che racconti il dramma dei migranti in fuga da guerre e persecuzioni lungo le vene dei Balcani, a due passi da casa nostra.

Dopo Matthias, a marzo (forse l’ 11 o il 17) incontreremo il Dr. Foria che ci racconterà come l’Uomo può liberarsi dalle paure, sensi di colpa, costume e schemi mentali che non ci fanno vivere noi stessi, non facendoci sentire realmente felici. Tra aprile e maggio ci sarà il terzo incontro da definire e chiuderemo a giugno come l’anno scorso con il concerto finale con brani che parleranno dell’uomo libero e della sua testimonianza positiva.
Vi conviene… Rimanere in Contatto!!!

Gestione guardaroba in Tenda e risparmio sulle utenze

Il nostro guardaroba ritorna protagonista….. Anche se piccolo è comunque importante e prezioso il suo servizio, perché capita spesso che per emergenze i nostri ospiti hanno bisogno di qualche ricambio, non essendo riusciti ad andare ai centri di ascolto Caritas. Però se lo vogliamo tenere, è importante riuscire a gestirlo, perché altrimenti perde la sua funzione e crea solo confusione. Pertanto è importante che facciamo capire alle persone che bussano in Tenda per lasciare i vestiti che non prendiamo alcuni indumenti come quelli per i bambini e se non abbiamo tempo di sistemarli in ordine nel guardaroba, verificando che siano vestiti utili e puliti, va segnalato subito al consiglio che provvederà nell’arco di pochi giorni a sistemarli, evitando che rimangono i bustoni nell’ufficio Accoglienza o nel guardaroba stesso.

Poi un altro aspetto importante sulla gestione della casa sono le utenze. In occasione della rendicontazione svolta per l’ultimo progetto della Cariverona ci siamo accorti che dobbiamo risparmiare nelle utenze, in particolare nel telefono, ed ora stiamo cercando un’offerta telefonica conveniente, nella luce e nel metano. Abbiamo notato che spesso le luci della casa rimangono accese e anche le finestre delle camere degli ospiti sono aperte, facendo disperdere il calore. E’ importante non sprecare e anche risparmiare visto anche le minori entrate di quest’anno dovute all’assenza del contributo regionale previsto dal Tavolo sull’Estrema Povertà, dalla legge regionale 13/2009 e da finanziamenti di eventuali progetti.

PERTANTO, PRIMA DI ANDARE A LETTO E DI USCIRE DALLA CASA, INVITIAMO TUTTI A FARE UN GIRO VELOCE PER VERIFICARE CHE LE LUCE SIANO SPENTE E LE FINESTRE CHIUSE (QUEST’ULTIME SOPRATTUTTO IN INVERNO).

Capodanno 2015

Ringraziamo coloro che hanno deciso di trascorrere il capodanno in Tenda: Manuela, Carlo, Davide, Vincenzo che unendosi all’ultimo momento ha sostituito Matteo che a causa dell’influenza non ha potuto partecipare, Valerio, che ha fatto la notte del 31 dicembre e Don Giò che ha fatto la notte del 1 gennaio. Nello stile della semplicità e sobrietà della Tenda è stata condivisa con gli ospiti una serata piacevole e di festa. Troverete alcuni scatti in questo passaparola

Quei personaggi buffi, con i pantaloncini corti anche in pieno inverno

Di chi sto parlando? Ovviamente degli Scout!
Anche le ultime festività natalizie sono state occasione per alcuni gruppi Scout vicini e lontani di toccare con mano la realtà della Tenda di Abramo
I primi sono stati i ragazzi del Gruppo Modena 8, dal 27 al 30 dicembre seguiti poi dal Gruppo Potenza Picena nei giorni 8, 9 e 10 gennaio.
Il 4 gennaio è passato in tenda anche un piccolo gruppo di ragazzi provenienti da diverse parti d’Italia che erano in zona per un campo di formazione associativa.
I ragazzi hanno coperto ed affiancato i volontari nei turni di pulizia, cucina e accoglienza e si sono cimentati anche nell’animazione del dopocena.
Molti lo sanno: “servire” (il motto della branca R/S negli Scout) non è solo una parola fine a se stessa. Il significato è ben lontano dal semplice “aiutare”!
Aiutare spesso implica una disuguaglianza, non prevede un rapporto alla pari. Quando si aiuta, si usa la propria forza a beneficio di qualcuno che ne ha meno. E’ un rapporto dove una delle parti è in una posizione svantaggiata, e dove la disuguaglianza è palpabile.
Per servire occorre mettere in gioco qualcosa di più della forza: la totalità di se stesso, bisogna attingere all’intera gamma delle proprie esperienze. Servire vuol dire andare incontro all’altro con la consapevolezza che in lui è racchiuso un tesoro, a volte visibile, altre volte nascosto così bene che sembra quasi non esserci.
Non possiamo che dire GRAZIE a questi giovani scout che ci hanno aiutato in un periodo un po’ critico per i turni come quello delle vacanze di Natale.
Questi ragazzi sono stati davvero meravigliosi nel mettersi in gioco e nell’aprirsi agli ospiti, sono stati capaci di andare oltre ai luoghi comuni, hanno deciso di mettere in discussione sé stessi con il sorriso e la gioia che li contraddistingue.
Dalle verifiche fatte coi ragazzi e i loro capi emerge che il servizio in Tenda non viene visto solo come una bella esperienza, ma anche come una grande opportunità per conoscere una realtà un po’ particolare e per aprirsi al territorio e agli altri con occhi diversi.
Colgo l’occasione anche per ringraziare i numerosi ragazzi provenienti dai Clan della zona che svolgono mensilmente il loro servizio extra-associativo in Tenda e che grazie allo sporcarsi le mani in essa sviluppano il proprio senso civico… FANTASTICI !!!
Stefano

Il servizio di strada di Falconara ed il film “Roma Termini”

Dall’inizio dell’anno un gruppo di volontari a Falconara si sta organizzando per verificare se nel nostro territorio vi siano persone che dormono all’aperto, non avendo trovato altri ripari.
Per tre volte gruppi di volontari sono usciti girando per le zone dove, a volte, sono state avvistate persone in ripari di fortuna.
Questi giri hanno permesso finora di fare incontri interessanti, con persone che, pur non vivendo all’aperto, tuttavia si stanno arrangiando con mezzi di fortuna. Incontri che stanno creando legami, che stanno proponendo domande.
Il gruppo di volontari sta parallelamente incontrandosi anche per confrontarsi sulle esperienze fatte, per organizzarsi e tracciare prospettive del lavoro, per una formazione più approfondita riguardo alla situazione delle persone senza dimora. Un ulteriore attenzione è quella di sensibilizzare la città intera.
In particolare martedì 23 febbraio verrà proiettato al Cinema Excelsior il film “Roma Termini”, un viaggio del regista Pampaloni nella stazione ferroviaria di Roma, il racconto dei suoi incontri con le persone senza dimora che vi stanno di casa.

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