Passaparola gennaio 2013
Arriva Capodanno…
Emergenza Freddo
Bilancio Sociale 2011
La Tenda si pianta a scuola
Decoro Urbano e Decoro Umano
Hasta Luego Claudia
Sostegno dalla Curia
Notizie da Catim
Arriva Capodanno…
Organizzare il capodanno in Tenda è sempre difficile, ma per chiunque abbia passato quella serata con gli ospiti conserva un bel ricordo: anche quest’anno stiamo cercando qualcuno disponibile a darci una mano, anche con disponibilità parziali, ad esempio dalle 18.30 alle 20.00 o dall’una di notte in poi: spargete la voce, magari proponetelo ad amici e conoscenti.
Chiaramente, chiunque volesse passare per un saluto o un brindisi è il benvenuto. Per maggiori informazioni e per dare la vostra disponibilità contattare Erika al n. 333/9115394.
Emergenza Freddo
Come accennato nel precedente passaparola anche quest’anno potremmo essere coinvolti nella gestione dell’emergenza freddo per le persone senza dimora che “stazionano” per le strade di falconara o nelle strutture abbandonate come l’ex Montedison. La Tenda continua a sollecitare le istituzioni affinché questo intervento eccezionale venga anche quest’anno realizzato nel migliore dei modi.
Pertanto chiediamo fin da ora il coinvolgimento e la partecipazione di tutti.
Fateci sapere, via mail o contattando telefonicamente un consigliere, le vostre ulteriori disponibilità (oltre al turno consueto in tenda) per svolgere i turni di accoglienza o notte nell’eventuale struttura che potrebbe essere messa a disposizione. Appena avremo notizie più precise ve le faremo sapere.
Bilancio Sociale 2011
Sabato è stato presentato, con una conferenza stampa, il Bilancio Sociale 2011.
All’evento erano presenti Erika, Stefano, Matteo e altri che hanno contribuito alla preparazione del Bilancio di quest’anno, con una veste grafica semplice ed accattivante che rende leggera la lettura. Durante la conferenza stampa, a cui sono seguiti articoli su più di un quotidiano e un servizio televisivo, si è cercato di porre l’attenzione sul fatto che la nostra associazione non si occupa soltanto ti tenere aperta la struttura, ma cerca anche di creare un clima che rispetti le persone senza dimora e le consideri umane, cercando di migliorare la loro condizione di vita e provando a promuovere i loro diritti
La Tenda si pianta a scuola
Anche quest’anno la Tenda di Abramo ha partecipato al progetto “Volontariamente”, il progetto del Centro Servizi per il Volontariato dedicato agli studenti degli istituti secondari.
I nostri volontari, insieme ai colleghi delle altre associazioni che operano nel nostro territorio, si sono ritrovati tra i banchi di scuola delle quarte dell’Istituto “Serrani” e del Liceo “ Cambi” di Falconara.
Un’occasione speciale per raccontare ai ragazzi i nostri vissuti, le nostre motivazione e le nostre esperienze come volontari all’interno della Tenda di Abramo, ma anche un modo per avvicinarli ai valori del volontariato, alla sussidiarietà, alla solidarietà, alla gratuità, alla condivisione e alla responsabilità civile.
Questi incontri infatti, ci hanno permesso non solo di parlare della nostra associazione, ma di promuovere una forte attenzione agli altri, alla relazione con gli altri, alla conoscenza del territorio in cui vivono, alla comunità, alla cittadinanza attiva e responsabile.
I ragazzi hanno mostrato attenzione, curiosità e partecipazione, è stato interessante scambiare opinioni con loro su temi spesso taciuti quali l’emarginazione e l’isolamento sociale.
Alcuni di loro svolgeranno nei prossimi mesi uno stage all’interno della Tenda della durata di sei ore, affiancati dai nostri volontari visiteranno la tenda e conosceranno la nostra realtà un po’ più da vicino, con la speranza che abbiano voglia di continuare questo percorso insieme a noi!
Sara Sartini
Decoro Urbano e Decoro Umano
Fra gli obiettivi dell’Associazione, oltre alla gestione della casa dove vengono offerti agli ospiti pernotto, cena, ascolto, doccia ecc, esiste anche la sensibilizzazione del territorio verso i temi dall’accoglienza e dell’attenzione alle persone considerate “ultime”.
In questo ambito rientra l’organizzazione del convegno dal titolo “Decoro urbano e Decoro Umano” con Don Luigi Verdi, fondatore della fraternita’ di Romena a Pratovecchio (www.romena.it), in provincia di Arezzo.
Il tema fortemente attuale e la grande autorevolezza del relatore hanno fatto si’ che la sala del Centro Pergoli si riempisse completamente nella piovosa serata di giovedi 29 Novembre.
L’approccio di Don Luigi e’ stato, da subito, di gran ritmo e l’intervento si è ascoltato tutto d’un fiato, senza pause. Con momenti di grande coinvolgimento da parte di tutti.
Durante la serata non sono state fornite “ricette” o “ideologie teoriche” da seguire.
Per “accogliere l’altro” occorrono innanzitutto “silenzio” e “liberta’ interiore”, lavoro da fare parte dalla singola persona. Per riconoscere la vita occorre prima di tutto la capacita’ di abbracciare la vita stessa e quello che offre anche se i nostri tempi rendono difficoltoso assaporarne appieno la bellezza .
La percezione e la diffusione della solitudine nella quale vivono le persone, l’uccisione della “capacità di responsabilità”, la difficoltà di essere donne e uomini consapevoli dei propri tempi perché hanno “toccato la vita reale”, ma anche i ritmi folli ai quali siamo sottoposti oggi, rispetto alla lentezza dei ritmi delle generazioni passate, danno la sensazione di un tempo fermo. Un tempo al quale hanno “stroncato le gambe”.
Secondo Don Luigi la crisi, dunque, prima che essere economica e’ nei valori, neutralizzati dal micidiale “mix di veleni iniettato” ai nostri tempi.
Anche la violenza di cui si parla e di cui leggiamo è il risultato di un impasto fra egoismo e paura: la chiusura, la solitudine, la continua corsa non permettono un cuore aperto, che sappia leggere la concretezza, che sappia dare un nome oggettivo alle situazioni.
Che si fa allora? Se non è possibile avere ricette esistono, quanto meno, possibili percorsi? La metafora utilizzata è quella del mandorlo che prima di dare frutti comincia a fiorire. Se non si può avere l’ottimo non è detto che non si debba tentare… Il fondatore della fraternita’ di Romena propone di non stare ad aspettare, ma di cominciare intanto a camminare, “a fiorire”.
In questo senso fondamentali sono la ricerca perseverante di “liberta’ interiore”. Vanno individuati gli idoli ai quali corriamo dietro, sapendo riconoscerli. Poi le persone devono lavorare sulla “capacità di perdono”. Chi non sa perdonare il suo passato ha il futuro chiuso. Infine, per poter ripartire, ci si deve dotare della “forza della debolezza”.
Nel Vangelo, Gesù ci dice “non abbiate paura”. La paura se non affrontata e guardata rischia di ingabbiare, di bloccare le persone e le situazioni. Don Luigi ha insistito nella necessita’ di sforzarsi, di faticare per una Vita che sappia trasformare le situazioni negative: come gli uccelli che quando arriva il vento contrario non tornano indietro, ma sbattendo le ali piu’ forte planano e arrivano ancora prima a destinazione… Perche’ solo cosi si riesce ad “abitare la Vita”.
E allora viene facile comprendere come sul tema specifico dell’incontro, “decoro urbano e decoro umano” , non vengano fornite soluzioni o vie obbligate.
Al contrario, Don Luigi ci dice letteralmente:
“fate come credete”. Ma occorre essere consapevoli che se si innalzano barriere, si costruiscono steccati, si fugge dalla Vita, dalla realtà che ti interroga nella sua complessità e soprattutto… si rischia di lasciare degli Angeli fuori della porta!
Le persone, credenti e non credenti, sono invitate ad impastare i sogni con la Vita. Per i credenti si tratta di anticipare “pezzi di Regno di Dio” sulla Terra. E allora sperimentiamo come sia possibile coniugare decoro urbano e decoro umano. Troppo spesso la paura e il senso di solitudine alimentano la tentazione di utilizzare come scusa la “ricerca del decoro” arrivando a classificare le persone per categorie con conseguente marginalizzazione e giustificazione di azioni a salvaguardia della sicurezza. Nella serata trascorsa assieme a Don Luigi dai numerosi presenti si è intravisto un orizzonte diverso. Dove bellezza e tenerezza possono andare a braccetto. A vantaggio di tutti.
Hasta Luego Claudia
A gennaio Claudia andrà a vivere a Torino e quindi non sarà più l’operatrice del segretariato sociale. Cogliamo l’occasione per salutarla, ringraziarla del suo preziosissimo servizio svolto con precisione, attenzione e cura verso tutti, volontari e ospiti. Grazie Claudia di aver camminato con noi per un pezzo di strada e buon proseguimento!!
Sostegno dalla Curia
Desideriamo ringraziare la Curia Arcivescovile che ci ha donato il contributo economico che copre per intero le spese sostenute in occasione dei lavori estivi, dimostrando sensibilità e attenzione per le persone senza dimora e per il lavoro svolto dai nostri volontari
Notizie da Catim
Telefonata da numero sconosciuto oggi 13 dicembre alle ore 13 e 30… Chi sara’? “Sono catim! Ciao!…” Proprio Catim, dal Senegal.
Il nostro ospite dell’appartamento di castelferretti, arrivato in italia da minorenne e protagonista di numerose avventure che e’ tornato a salutare la famiglia dopo circa 7 anni.
Ci eravamo salutati fra volontari e Catim la sera del convegno al Pergoli. Il giorno dopo sarebbe partito per l’africa imbarcandosi a genova e provando ad arrivare in auto a destinazione. Con la richiesta di farci avere notizie. La promessa e’ stata mantenuta.
Ha detto di aver comprato una scheda telefonica apposita per contattarci. La macchina hanno dovuto lasciarla in marocco dove, per tre giorni, hanno sperato nella riparazione, ma poi sono dovuti arrivare a destinazione con altri mezzi.
Il prossimo obiettivo e’ di trovare un punto da dove inviarci mail o foto.
Conferma che il suo intento e’ di tornare a gennaio in Italia.
Francesco Luminari