Passaparola novembre 2020
Di nuovo sospesi: che fare?
Nel pomeriggio di sabato 31 ottobre si è svolta la riunione dei volontari, per la prima volta on line. Sotto la regia di Stefano B., abbiamo avuto oltre una trentina di collegamenti fra le 15 e 30 e le 17.
Obiettivo della riunione era quello di effettuare un confronto sui possibili scenari di impegno associativo alla luce della nuova sospensione dell’attività di accoglienza in Via Flaminia, partendo da quelle che sono le finalità della Tenda: offrire ospitalità in modo del tutto gratuito alle persone senza dimora e contribuire alla crescita e diffusione di una cultura dell’accoglienza nel territorio.
1) Si è partiti da una rapida sintesi dei fatti che hanno portato alla nuova sospensione del 21 ottobre , giorno in cui ci ha contattato un’assistente sociale dell’ospedale di Torrette informandoci della positività al COVID di un nostro ospite. Nella stessa giornata sono stati contattati i volontari in turno nei giorni precedenti (alcuni volontari hanno ritenuto di fare il tampone per sicurezza, ma sono risultati tutti negativi) e si è provveduto a reperire soluzioni alloggiative presso alberghi per gli altri 4 ospiti. Con grosse difficoltà e con il rischio (seriamente corso fin oltre le ore 20 della sera …) di non assicurare il posto a tutti, lasciando persone, potenzialmente positive al COVID, all’esterno con una coperta … Di questo rischio le autorità erano informate. Abbiamo infatti ripetutamente contattato e aggiornato, oltre ai servizi sociali del Comune e Ambito Territoriale (che hanno tentato di supportarci fino all’ultimo, ma purtroppo senza esito concreto, riconoscendo – alla fine della giornata – che non avevano soluzioni), anche i Carabinieri, il 118, l’USCA e naturalmente l’ASUR (cosiddetto SISP). Ognuno di questi soggetti, pur dimostrando una certa comprensione, ha di fatto risposto che la gestione dei senza dimora, compresi quelli positivi al COVID, non era di loro competenza e non potevano fare niente. Alla fine della difficilissima giornata del 21 ottobre l’obiettivo concreto che siamo riusciti a raggiungere (credo principalmente grazie a contatti e relazioni informali) è stato quello di non far dimettere dall’ospedale l’ospite con esito positivo del tampone, che nessuno sapeva dove potesse essere accolto per la notte stessa e i successivi giorni; altro risultato concreto, dopo le numerose telefonate da noi effettuate, è stato quello di far fare il tampone a domicilio (all’esterno, in una piazza) al “congiunto” dell’ospite positivo. Fra l’altro il tampone è stato fatto il 21 ottobre e ad oggi non se ne conosce l’esito. Il terzo risultato concreto raggiunto, questo in totale autonomia da parte dei volontari, senza neanche cercare supporto esterno, è stato quello che tutti gli ospiti sono attualmente presso alberghi, con costo sostenuto dalla Tenda di Abramo. Per loro si sta provvedendo, assieme alla Caritas Diocesana, anche alle altre varie esigenze (medicinali, ricariche telefoniche, ecc);
2) Chiara ha poi aggiornato tutti sulla situazione degli ospiti: la prima notizia importante è che anche gli altri hanno fatto il tampone e sono risultati negativi. Abbiamo approfittato della possibilità offerta all’aeroporto dove, per il tampone rapido a pagamento, non sono necessarie le impegnative del medico curante, cosa che sarebbe stata impossibile da ottenere non avendo nessuno un medico di riferimento.
Inoltre già da questa settimana è stato riattivato il gruppo di ascolto, nella modalità già sperimentata nella prima sospensione, con un calendario di telefonate effettuate a cadenza regolare per far sentire vicinanza e sostegno. In generale la volontà è di cercare di dare un orizzonte e un obiettivo concreto a queste accoglienze evitando il puro assistenzialismo che, nel medio lungo periodo, non farebbe bene a nessuno.
3) Sui possibili scenari per proseguire l’impegno associativo si è discusso di:
- preparazione dei pasti del giovedì sera (20 primi) per le uscite dell’Unità di Strada: un servizio che già questa settimana è stato effettuato e che continueremo. Si stanno cercando volontari disponibili.
- servizio docce (oltre a consegna intimo e kit igienici di sicurezza): abbiamo capito che la possibilità di fare una doccia è un servizio che per molti sarebbe molto utile (alla Caritas ci sono un paio di settimane di attesa). Stiamo studiando le modalità (linee guida) idonee per garantire questo servizio in massima sicurezza per ospiti e volontari. Probabilmente partiremo entro metà novembre per un paio di giorni a settimana. Possiamo anticipare che le docce saranno su prenotazione (presso Caritas e Unità di Strada) e che fra una doccia e l’altra ci sarà un’igienizzazione effettuata da ditta esterna;
- supporto alla consegna dei pasti effettuata presso la Parrocchia. Alcuni volontari stanno consegnando, quotidianamente (dal lunedì al sabato), dei pasti a famiglie e senza dimora del territorio. L’orario è compreso fra le 15,30 e le 16,30. Ci hanno chiesto la disponibilità di persone che possano supportare questo servizio;
- Si è discusso anche dell’ipotesi riapertura della struttura, ma questo scenario sembra al momento non percorribile in quanto non sarebbero gestibili, con i soli volontari, i nuovi possibili casi positivi e le eventuali quarantene. Come noto la struttura è chiusa durante il giorno e le persone non potrebbero restare all’interno da sole. Su questo punto ricordiamo che stiamo sollecitando i vari Enti da fine maggio. Assieme alle altre strutture di accoglienza delle Marche si era chiesta la possibilità di fare tamponi per i nuovi ingressi e una struttura per le quarantene e i casi positivi; senza mai ricevere riscontro;
- piano freddo: partendo dalla consapevolezza che ci sono ancora decine di persone per strada (il sig. Natale di RiBo-Unità di Strada ha parlato di circa una ventina di persone incontrate nelle ultime uscite effettuate) e dall’impossibilità di gestire un ipotetico piano freddo in modo analogo agli anni scorsi, si registra che, a fronte di un mese di ottobre durante il quale si sono avanzate proposte e richieste su queste aspetto, ad oggi non sono purtroppo arrivati risultati concreti. Chiaramente non possiamo smettere l’azione di sensibilizzazione e promozione, che porteremo avanti assieme alle altre associazioni del territorio;
- Non ultima una continua azione di collegamento con le altre strutture e con i volontari per mantenere alta l’informazione e la sensibilizzazione sui temi dell’accoglienza.
Chi volesse dare la propria disponibilità (sinceramente preziosa) per uno di questi servizi può scriverci a info@tendadiabramo.it. Nel giro di una decina di giorni cercheremo di stendere le relative linee guida e ve ne daremo tempestiva informativa. Di seguito lo stralcio di un articolo letto a fine incontro: «In uno stato di emergenza si impara a salvare il salvabile, accettando che ci saranno delle perdite. Questo a causa della disparità tra i bisogni presenti e le risorse in campo. Di fronte a questo limite, soprattutto chi è abituato, per lavoro o attitudine, a prodigarsi per gli altri, si sente all’improvviso impotente. Scopriamo di non essere dei supereroi, di non poter risolvere tutto. Questa impotenza affatica e scoraggia, e lo osserviamo a tutti i livelli. Dobbiamo però aiutare le persone a mantenere potere su quel poco che possono fare. Tutti abbiamo bisogno di spazi di autonomia, avere l’occasione di fare ciò di cui siamo in grado senza che qualcuno lo faccia per noi.”
5 Per Mille Alla Tenda
Se sei interessato a destinare il tuo 5×1000 dell’IRPEF al sostegno del servizio alle Persone Senza Dimora offerto dalla nostra Associazione, ci sono tre modi diversi di farlo. Puoi:
- compilare un’apposita scheda, se non denunci alcun reddito;
- oppure, se fai il modello 730, compilare anche il modulo 730bis;
- oppure, quando consegnerai il modello UNICO, devi scriverlo nel frontespizio vicino alle informazioni sulla destinazione dell’8 per mille.
Prendi i documenti che ti servono e annota questi dati: occorre
- firmare in corrispondenza della dicitura “Sostegno delle organizzazioni non lucrative”
- scrivere il codice fiscale della Tenda: 93023980423.
Chiediamo a tutti di diffondere quanto più possibile l’iniziativa e di fornire a quelli che conosciamo (parenti, amici, conoscenti, colleghi di lavoro) il nostro codice fiscale. Se il cittadino non esprime alcuna preferenza, il 5 per mille resterà allo Stato.
Nella sezione documenti/ sensibilizzazione del nostro sito www.tendadiabramo.it trovi un volantino che puoi fotocopiare e distribuire a chi vuoi.
Una ricerca sull’affido dei minori
Ciao, sono Fabrizio Bambini, presidente dell’associazione “Ecco tuo Figlio” di Ancona, che si occupa di accoglienza di minori in difficoltà. Ringrazio il direttivo della Tenda di Abramo per lo spazio offerto su Passaparola.
Chiedo la vostra collaborazione a partecipare ad una importante ricerca regionale sulla conoscenza dell’affido di minori, compilando un questionario in forma anonima su GOOGLE moduli al seguente link: https://forms.gle/PcjYK6LMuGgxx84t9 .
Bastano 8/10 minuti per fare il questionario, ma è necessario avere un account Google cioè un indirizzo Gmail; più ne riusciamo a raccogliere e più efficace sarà questa ricerca sull’affido.
Per ulteriori informazioni sull’iniziativa e sull’affido potete consultare il sito www.eccotuofiglio.it o la pagina Facebook Eccotuofiglio.
Grazie x la Vs attenzione.
L’assemblea dei soci
Nel pomeriggio di sabato 3 ottobre, presso i locali di Via Friuli della Parrocchia San Giuseppe di Falconara, si è svolta l’annuale assemblea dei soci della Tenda di Abramo, posticipata rispetto al consueto mese di maggio, a seguito dell’emergenza sanitaria.
Dotati di mascherina e con il necessario distanziamento, i soci erano chiamati a confrontarsi e decidere su un ordine del giorno particolarmente nutrito, che prevedeva i seguenti punti:
- Approvazione rendiconto finanziario 2019 e preventivo 2020;
- Elezioni per rinnovo del Consiglio Direttivo e del Collegio Sindaci Revisori;
- Sintesi sulla gestione dell’accoglienza durante l’emergenza sanitaria (dal punto di vista economico, relazione con ospiti, gruppo di ascolto, rapporti con altre associazioni ed enti pubblici territoriali);
- Confronto sul trentennale dell’Associazione che non si è potuto svolgere a marzo 2020;
- Varie ed eventuali I necessari adempimenti amministrativi hanno caratterizzato la prima parte dell’assemblea.
In particolare, Stefano e Maria si sono piazzati all’ingresso dei locali, con il loro tavolo e le liste nominative dei soci, per raccogliere firme, presenze e consegnare il modellino per votare.
L’assemblea ha approvato, come primo adempimento, il regolamento elettorale seguendo la proposta del Consiglio di votare con voto palese il Consiglio dei revisori (Fabrizio, Luca, Sergio), mentre a voto segreto si è deciso di esprimere le tre preferenze per la scelta dei componenti del Consiglio direttivo.
Successivamente l’esposizione dei dati di consuntivo del rendiconto entrate e uscite 2019 è stata affidata agli economi Pietro e Sara, sulla base del preziosissimo lavoro di Andrea, che cura la contabilità durante tutto l’anno e predispone dati e schemi, preventivamente verificati ed illustrati ai nostri revisori. Dal punto di vista economico l’anno 2019 ha presentato, rispetto al 2018, un significativo decremento sia delle entrate che delle uscite (i dati sono, come consueto, esposti con il criterio di cassa). Sara e Pietro hanno spiegato come lo scostamento rispetto al 2018 sia spiegabile con le entrate straordinarie e non ricorrenti che erano state registrate nel corso del 2018 per le voci “contributi” e “progetti di rete”. Nel dettaglio, le entrate si sono attestate, per il 2019, ad € 33.984,02, rispetto ad € 69.187,27 del 2018, mentre il totale uscite è risultato pari ad € 41.295,74 rispetto ad € 55.884,97 dell’anno precedente, con un conseguente disavanzo di gestione pari ad € -7.311,72 (nel 2018 avevamo avuto un avanzo di gestione pari ad € 13.302,30).
Restando all’aspetto finanziario è stato sottolineato come resti fondamentale, per la Tenda di Abramo, mantenere una pluralità di fonti di finanziamento differenziate, che vanno dalle preziose offerte liberali dei privati, all’erogazione annuale di € 5.000 da
parte del Comune di Falconara in virtù della vigente convenzione, fino alle quote associative annue dei soci. Di primaria importanza restano come sempre le scelte del 5 per mille effettuate a favore della Tenda di Abramo (c.f. 93023980423) in occasione della dichiarazione dei redditi che, attestandosi annualmente sugli 8/9 mila euro circa, rappresenta poco meno di un terzo delle fonti di entrata. Per questo occorre confermare la diffusione e la sensibilizzazione verso chi volesse scegliere la Tenda come destinatario del proprio 5 per mille.
All’assemblea sono stati poi ricordati i soggetti che contribuiscono al funzionamento della struttura attraverso l’erogazione diretta di beni e servizi. Anche loro risultano determinanti per la gestione quotidiana della casa. Fra questi, innanzitutto, la Diocesi di Ancona-Osimo proprietaria della struttura di via Flaminia 589 dove viene effettuata la prima accoglienza da parte dei volontari; il Comune di Falconara Marittima che, per il tramite della mensa comunale, sempre in ottemperanza a quanto previsto dalla vigente Convenzione, contribuisce alla fornitura dei pasti serali (secondo piatto); i vari esercizi commerciali che ci consegnano i dolci per la colazione del mattino e il pane, ecc. Queste attenzioni verso la Tenda di Abramo e i suoi ospiti confermano l’importanza di un modello di collaborazione e scambio con il tessuto territoriale che parte dalla conoscenza e dalla scelta di consolidare quotidianamente i “nodi di una rete” ormai ultra decennale. Che si rinnova e modifica tempo per tempo, ma resta solida e presente.
Successivamente è stato aperto il seggio elettorale per la votazione del nuovo Consiglio e, alla spicciolata e “facendo attenzione a non creare assembramenti”, i soci hanno espresso le loro preferenze per la scelta del consiglio 2020-2022.
Nel frattempo l’assemblea è proseguita con l’esposizione riguardante la gestione dell’accoglienza durante l’emergenza sanitaria dei primi mesi dell’anno 2020.
Un cartellone giallo pieno di frasi e numeri scritti a pennarello, stile anni 80 (!), riportava tutte le tappe principali e i momenti cruciali vissuti dalla Tenda durante il lockdown, da fine febbraio, quando si prese atto della impossibilità di effettuare nuove accoglienze a causa della diffusione della pandemia, ad inizio marzo, con la progressiva e rapidissima consapevolezza della difficoltà a coprire tutti i turni di accoglienza e cucina per la progressiva impossibilità dei volontari a spostarsi ed uscire di casa. Poi il faticoso rinvio “a data da destinarsi” degli eventi previsti per il trentennale dell’associazione.
Fino alla sospensione dell’attività del 14 marzo. Ma senza scordarsi, in quel frangente, come, grazie all’iniziale proposta ed intuizione di Stefano e Giuseppe, si iniziò, nel giro di 24 ore, a cercare delle “soluzioni alloggiative a pagamento” per gli ospiti. Perché anche se non eravamo affatto consapevoli di quanto sarebbe stato l’esborso necessario né per quanto tempo poteva durare, eravamo altrettanto convinti che non potevamo abbandonare le persone, nostri ospiti, al loro destino. In un momento in cui la necessità e la legge prevedevano di “restare a casa”, anche la Tenda di Abramo era fortemente impegnata a cercare soluzioni per chi una casa non ce l’aveva.
Poi, come la cronaca settimanale delle mail inviate con regolarità a tutti i soci e volontari ha scandito, è iniziata la raccolta offerte. Ricerca di offerte che viaggiava in parallelo alle segnalazioni di ulteriori accoglienze da seguire che ci pervenivano da altre associazioni, enti o parrocchie. Qualcuno si è specializzato nella “cura dei rapporti con i gestori degli alberghi”. Chiara P e il gruppo di ascolto hanno incessantemente seguito le questioni da risolvere con gli ospiti. Tutto questo per molte settimane.
Dal punto di vista economico, durante l’emergenza sanitaria, a fronte dei circa 25 mila euro spesi per le strutture, sono pervenute entrate straordinarie pari a circa 24 mila euro… (di cui 16 mila circa in offerte da privati, 5 mila quale contributo dalla Caritas Diocesana e circa 3 mila dalla Regione Marche attraverso l’erogazione prevista dalla cosiddetta “piattaforma 210”).
Dal punto di vista delle relazioni con gli ospiti, l’assemblea si è confrontata sulle esperienze effettuate dal gruppo di ascolto, che non ha mai interrotto la propria attività attraverso telefonate quotidiane agli ospiti, cui sono seguiti anche incontri dal vivo. Chiara, Simone, Paolo, Gabriele, Vittoria, Roberto, Gemma non hanno mai smesso di confrontarsi sui singoli percorsi dei nostri ospiti, garantendo occasioni di dialogo e ascolto in un periodo di particolare solitudine generale. Riflessioni e confronti che hanno portato anche ad accettare l’offerta di un appartamento in affitto per i 4 mesi estivi, ad un prezzo molto vantaggioso, che ci ha fatto un privato falconarese. Nell’appartamento è stata ospitata una persona fra quelle seguite dal gruppo di ascolto.
Chiara P ha poi ricordato le numerose riunioni organizzate per confrontarsi con le altre associazioni che si occupano di accoglienza e gli incontri con gli enti locali durante i quali si sono condivise criticità e scelte per cercare di far fronte al contesto. Spesso navigando a vista, ma almeno consapevoli gli uni degli altri. Con le altre strutture di accoglienza delle Marche si è condiviso un documento contenente l’analisi della situazione e alcune possibili proposte, che è stato presentato in occasione di una apposita riunione alla Regione.
Infine si sono ricordate le riunioni di consiglio per la stesura e condivisione delle nuove linee guida. E i successivi momenti formativi per i volontari, organizzati assieme alla Croce Gialla di Falconara, il pomeriggio e la serata del 7 luglio, seduti nel piazzale antistante la Parrocchia del Rosario, a cui hanno partecipato un totale di circa 90 volontari. Per arrivare alla riapertura del 13 luglio …consapevoli che occorre continuamente cercare un equilibrio fra la serenità del turno per i volontari e l’accoglienza verso le persone.
All’assemblea ci si è confrontati su tutto questo, si sono ascoltati gli stati d’animo e i racconti delle persone, grati della reciproca vicinanza.
L’ultimo punto all’ordine del giorno prevedeva un dibattito sul trentennale. Le iniziative sarebbero dovute iniziare il 15 marzo (esattamente il giorno dopo la sospensione dell’attività in via Flaminia… e tutto era in un avanzatissimo stato di organizzazione, stampe comprese). Dalla Celebrazione Eucaristica con il Vescovo alla presentazione del libro curato da Manlio Baleani e un gruppo di altri volontari sulle ricette dei cucinieri della Tenda di Abramo, al convegno sui temi dell’accoglienza, il video preparato da Giuseppe con numerose interviste e la mostra fotografica al mercato coperto con il coinvolgimento di molti volontari e associazioni che hanno fatto strada assieme a noi.
Si è condivisa la volontà di non rinunciare a questa importante occasione per fare memoria e soprattutto nuova sensibilizzazione a favore del territorio sui temi dell’accoglienza, della cittadinanza attiva e della gratuità. Occorre attendere giorni più propizi e naturalmente faremo di tutto per non trovarci impreparati, quando saranno arrivati.
Poi abbiamo lasciato spazio ai familiari di Giancarlo Ripesi, la moglie Caterina e la figlia Sara in rappresentanza di tutta la famiglia, per condividere il ricordo di Giancarlo, nostro storico volontario che per molti anni ha coperto il turno di notte per un sabato al mese, oltre a curare le stampe per la nostra Associazione in occasione di iniziative ed eventi e dedicando, sempre, alla Tenda molte energie.
Un “sognodilegno”, appositamente ideato e creato da Fabio per Giancarlo, è stato donato in sua memoria alla famiglia, da parte di tutta la Tenda di Abramo.
Il saluto a Natasha, nostra consigliera che non si è ricandidata per motivi lavorativi e familiari, mantenendo comunque il suo incarico nel “gruppo cucina del sabato”, ha preceduto la lettura dei consiglieri eletti, che assieme a tutti i volontari, a Chiara del segretariato sociale e Maria del servizio civile, continueranno a cercare di rendersi utili per un servizio sempre migliore a favore degli ospiti.
I nomi dei consiglieri eletti (in ordine alfabetico) sono: Diego Cardinali, Francesco Pierini, Francesco Luminari, Giuseppe Becciu, Laura Sabbatinelli, Manuela Gambelli, Pietro Talevi, Stefano Brilli, Stefano Ancona, Sara Bugari, Stefano Radicioni.
Ci si è salutati con le necessarie comunicazioni dei turni ancora da coprire e gli appelli alle nuove disponibilità e necessità che non mancano mai.
L’assemblea è terminata con la sanificazione degli ambienti che ci hanno ospitato, sotto la supervisione di Carlo che ha curato anche la chiusura dei locali e la consegna delle chiavi al parroco!
I nostri ospiti
Il 21 ottobre, dopo il ricovero di un nostro ospite dovuto all’esito del tampone positivo al covid-19, gli altri ospiti sono stati collocati la sera stessa presso strutture alloggiative a pagamento.
E’ stato fortemente complicato trovare camere disponibili per tutti e quattro, in quanto molti alberghi non potevano accettare persone “in quarantena preventiva”. Ma la sera alle 20 tutti i nostri ospiti avevano un riparo dove dormire e passare la quarantena! Grazie alla collaborazione con la Caritas di Ancona alcuni volontari portavano loro i pasti giorno per giorno. Trovandosi soli in camera sono state giornate difficili e avevano molta più necessità di parlare con qualcuno; così da martedì scorso, si è ri-attivato il gruppo di ascolto telefonico ai tempi del Covid-19! I nostri volontari del consueto gruppo d’ascolto del Lunedì sera si sono nuovamente resi disponibili per fare delle chiamate agli ospiti, con cadenza giornaliera, per sapere come stanno e anche solo per fare una chiacchierata e tenersi compagnia.
Attualmente la persona contagiata si trova ancora ricoverata in ospedale; sembra stia bene e non avere sintomi. Suo figlio ha avuto esito negativo al tampone, ma si trova ancora in albergo in quarantena preventiva in attesa di far passare i 14 giorni di isolamento per poi rifare nuovamente il tampone.
Degli altri ospiti, che hanno avuto esito negativo il 31 Ottobre, uno si trova ancora in albergo in attesa di trovare nuova sistemazione, cosa molto complicata data la chiusura di tutte le altre strutture di prima accoglienza della Regione e non solo; per un altro abbiamo trovato una collocazione momentanea; per il terzo si è attivato un progetto di Co-housing finanziato dal servizio che lo ha in carico.
Tutti loro ci ringraziano infinitamente per l’aiuto in questi mesi difficili!
Fiocco celeste in Tenda
Per fortuna ogni tanto ci arriva qualche bella notizia: stavolta il regalo ce lo hanno fatto Chiara e Stefano! Il Regalo si chiama Niccolò, ed è arrivato in mongolfiera il 29 ottobre alle 15.11 : auguri, di cuore!